Confini

Il Comprensorio Alpino di caccia di Chiavenna ricalca i confini amministrativi della Comunità Montana e comprende il territorio dei comuni di Verceia - Novate Mezzola - Samolaco - Prata Camportaccio - Gordona - Mese - Chiavenna - Piuro - Villa di Chiavenna - S.Giacomo Filippo - Campodolcino e Madesimo.

Dal Pizzo Martello (2459 m) il confine italo-elvetico per il Passo dello Spluga (2113 m) sino a Castasegna (682 m) e oltre, per bocchetta della Teggiola (2490 m) sino all'anticima (3085 m) del Pizzo Badile, poi per creste al Pizzo Porcellizzo (3075 m), Passo dell'Oro (2574 m), Pizzo Ligoncio (3032 m), Passo di Primalpia ( 2476 m), Cima del Desenigo (2845 m), Monte Sciesa (2487 m), Monte Bassetta (1746 m); da qui il confine intercomunale tra Verceia e Dubino sino al limite della provincia di Como, indi tale confine attraverso il lago di Novate Mezzola, risalendo il Pizzo Martello.

Per quanto riguarda la caccia agli ungulati il comprensorio è suddiviso in tre settori:

Settore nr. 1 “LEPONTINE”

Confini: dal Pizzo Quadro, la cresta fino al Motto Alto poi fino a quota 2702 m, quindi il crinale verso il Passo del Servizio (2584 m), Pizzo Truzzo (2722 m) Pizzo Camoscè ( 2467 m); da qui, sempre lungo il crinale, fino a quota 2376 m, poi si scende lungo la Vallesegna fino a incrociare il torrente Liro; il torrente fino alla confluenza con il fiume Mera, che si segue fino al confine con la provincia di Como; poi il confine di provincia fino al Pizzo Martello e da qui lo spartiacque italo-elvetico fino al Pizzo Quadro.

Settore nr. 2 “ALTA VALLE SPLUGA”

Confini: dal Pizzo Quadro, la cresta fino al Motto Alto poi fino a quota 2702 m, quindi il crinale verso il Passo del Servizio (2584 m), Pizzo Truzzo (2722 m), Pizzo Camoscè ( 2467 m); da qui, sempre lungo il crinale, fino a quota 2376 m, poi si scende lungo la Vallesegna fino a incrociare il torrente Liro che si scende fino a raggiungere il costone che dalla S.S. 36 sale in direzione Uggia; si segue il ciglio del dirupo fino a raggiungere alla croce di Dalò; da qui lungo il crinale in direzione Guardiello, Pizzo Alto, Pizzo Sommavalle (2813 m), Passo di Lei (2660 m), cima di Lago (3083 m), indi il confine di stato, in direzione nord, fino al Pizzo Quadro.

Settore nr. 3 “BREGAGLIA-CODERA”

Confini: dalla dogana di Castasegna il confine italo-elvetico sino al Pizzo Badile (3308 m), poi il confine con il Comprensorio di Morbegno fino a raggiungere il confine con la provincia di Como, che si risale fino al fiume Mera; si segue il fiume sino alla confluenza con il torrente Liro; detto torrente fino a raggiungere il costone che dalla S.S. 36 sale in direzione Uggia; si segue il ciglio del dirupo fino a raggiungere alla croce di Dalò; da qui lungo il crinale in direzione Guardiello, Pizzo Alto, Pizzo Sommavalle (2813 m), Passo di Lei (2660 m), cima di Lago (3083 m), poi in direzione Est-Sud-Est in confine di stato sino alla dogana di Castasegna.

RISERVE NATURALI

Riserva Naturale Regionale “Acqua Fraggia” - Comune di Chiavenna
Riserva Naturale Regionale “Marmitte dei Giganti” - Comune di Chiavenna
Riserva Naturale Pian di Spagna - Lago di Mezzola Comuni di Verceia, Novate Mezzola e Samolaco

ZONA DI MINOR TUTELA/ MAGGIOR TUTELA

SPONDA DESTRA DEL MERA
Dal confine con la provincia di Como, in sponda destra orografica del Mera, la Valle del Porta sino a quota 400m, si procede in linea verso Motto Alto, in quote a Cascina Bedognè (691 m), poi il sentiero per Paiedo (886 m), da qui il sentiero che passa per Monte Andreoli, Piazza Caprara, S. Teresa, fino a raggiungere al Motto dei Damini, indi si scende lungo il torrente Mengasca fino al piede della montagna, seguendolo fino al Torrente Boggia. Si risale il torrente fino al ponte vecchio (742 m), qui si prende la mulattiera fino alla strada carrozzabile, che si segue fino all'Alpe Montello e da qui si discende lungo la massima pendenza al Torrente Crezza; indi si risale detto Torrente fino al sentiero, a quota 1100 m, che condice a Voga, poi si segue il tracciolino Enel, passando per Cigolino (1050 m), Sommarovina (1048 m), fino alla presa Enel in Val Genasca. Si scende lungo il torrente fino al ponticello della pista forestale, la si percorre fino alla carrozzabile (S. Giacomo- S. Bernardo), poi salendo lungo la carrozzabile, arrivati al torrente Drogo (vicino alla centrale Enel) si scende lungo il torrente fino alla confluenza con il Torrente Liro, da qui in linea retta fino alla Cappella di San Guglielmo, poi lungo la S.S. 36 fino a Bette. Da qui la strada comunale che sale ai crotti di Bette, poi il sentiero che porta all'ultimo tornante prima di Pianazzola; si segue la strada fino all'abitato, indi il sentiero che, partendo dal lavatoio pubblico, raggiunge la strada dei crotti di S. Carlo e poi il sentiero per Cranna; da qui si raggiunge, lungo il sentiero, la valle Drana che si scende fino alla confluenza con il torrente Acqua Fraggia; si risale detto torrente fino alla base delle cascate, si continua il sentiero che da Sarlone porta ai Crotti di Savogno (Ronchi), indi il sentiero che conduce alla località Bregalone (Pianascio) e da qui la pista forestale che porta alla località Motta, poi alla S.S. 38 che si percorre fino alla dogana di Castesegna.

SPONDA SINISTRA DEL MERA
Dalla dogana di Castesegna, il confine di Stato fino a Bondea di Sopra, poi si segue la pista forestale fino alla località Scalotta, indi il sentiero per località Malgrate, Guarana Basso, Sciovatto, Voga, Roncaiola Bassa. Qui si scende, costeggiando i prati, al monte Aquila (1000 m), si raggiunge Monte S. Martino, poi scendendo ad una quota di 550 m e mantenendo tale quota si passa sopra i Crotti di Scilano e si raggiunge la vasca dell acquedotto del Comune di Piuro (550 m); questa è situata nei pressi della valle della Bora (Valle Grande) che si risale fino ad intersecare la pista forestale Pradella di Piuro-Uschione, che si percorre fino ad Uschione. Da qui si segue la strada fino a incrociare la pista forestale di Belvedere, percorrendo quest' ultima fino ad incrociare il sentiero che da Prà Baffone va a Pratella di Prata ragggiungendo la chiesa (1000 m), si prosegue verso il canale Rebbia e si scende al ripetitore Telecom, indi il sentiero alto verso Mott dei Piazz, Motto della Cagna, Alpe Motta dell'Orso (758 m), mantendendo una quota di circa 650-700 m; da qui si scende lungo il sentiero, fino al piede di montagna, che si mantiene fino ad incrociare il sentiero che porta alla Montagnola. Da qui si segue il sentiero che va ad incrociare la mulattiera per Codera; da Codera si scende in linea al torrente, che si segue fino al ponte nella Val Codera, indi il sentiero che conduce a Ci e al tracciolino Falk, contiunuando fino alla diga di Moledana; da qui si prosegue fino al Monte del Drogo, la Foppaccia, Motte (999 m) e da qui in linea al confine di comprensorio, che si scende fino alla fontana degli Eroi.

ZONE PROTETTE

Riserva naturale Pian di Spagna - Lago di Mezzola - Comuni di Verceia, Novate Mezzola e Samolaco.
Confini: dal sottopasso ferroviario a Novate Mezzola la S.S. 36 sino al confine con la provincia di Como; detto confine attraverso il lago di Mezzola e il fiume Mera per circa 1 km, poi la strada per la località Giumello e ancora al sottopassaggio citato.

Oasi di Protezione Brocchetta di Chiaro - Comune di Samolaco
Confini: dalla bocchetta omonima il confine di provincia sino al Terminone (1853 m), poi si scende il canalone sottostante fino a quota 1325 m, in prossimità dell'alpe Borrazzieri; da qui il sentiero per Baita del Fò (1330 m) continuando per Alpe Tamul (1593 m) e ancora sul sentiero che passando sotto la cima del Monte Berlinghera giunge ad Est di detta cima sul confine con la provincia di Como a quota 1800 m circa. Si segue tale confine salendo al monte Berlinghera (1930 m) e in discesa alla Bocchetta di Chiaro.

Oasi di Protezione Val Sterla - Comune di Madesimo
Confini: dal Passo di Emet (cippo n.4, 2292 m) il confine italo-svizzero al Pizzo di Emet (3211 m), poi per creste al Pizzo Sterla (2946 m), al Monte Mater (3023 m) al Passo del Mater ( 2889 m). Da qui si scende il sentiero che percorre la Costa del Montalto; giunti alla quota dell'arrivo della seggiovia, ci si congiunge alla stazione della stessa e si segue la linea dei pali della seggiovia fino ad intersecare la strada che scende verso Madesimo; la si segue, passando per la contrada Macolini (1665 m)sino ad incrociare la acque della valle di Emet; queste acque sino al passo d'Emet.

Zona Ripopolamento e Cattura Pizzo Truzzo - Comuni di S. Giacomo Filippo e Campodolcino
Confini: dalla confluenza con il Liro, la valle del Drogo sino alla condotta forzata (1034 m); si risale tale manufatto sino alla sua origine (1940 m), poi al Pizzo Camoscera, per creste al Pizzo Camoscè (2477 m), al Pizzo Truzzo (2723 m), al Motto Alto (2720 m) e sempre tenendosi sul crinale si scende fino a quota 2423 m. Poi per il canalone sino al lago Bianco (2302 m), si segue il canale (Valle Portarezza) che passando poco a Sud dell'Alpe Servizio scende sino al Liro nei pressi della fraz. Pietra; il corso del Liro, mantenendosi sulla sponda sinistra, sino alla Valle del Drogo.

Zona ripopolamento e Cattura Cranna Pianazzola - Comuni di Chiavenna e Piuro
Confini: dal Pizzo Sommavalle (2813 m) si scende il crinale in direzione Sud-Est sino a quota 2093 m circa, indi si scende lungo la massima pendenza alla Valle dell'Aquila, sino al torrente Acqua Fraggia in corrispondenza della cappella di Sant'Antonio a quota 1182 m circa. Si scende lungo detto torrente sino alla confluenza con la Valle Drana, indi si risale tale Valle, seguendo il confine della zona di minor tutela, fino a Cranna. Da qui, continuando lungo detto confine, il sentiero per i crotti di San Carlo, che si segue fino al lavatoio pubblico di Pianazzola. Da Pianazzola si prende il sentiero che porta alla croce di Dalò, da cui si risale il crinale in direzione Guardiello, Pizzo Alto, Passo Avero fino al Pizzo Sommavalle.

Zona Ripopolamento e Cattura Alta Val Codera - Comune di Novate Mezzola
Confini: dalla Bocchetta della Teggiola (2489 m) il corso del torrente Codera sino alla confluenza con la Val Deserto, che si risale alla cima del M. Gruf (2936 m); si continua per creste sino alla Bocchetta della Teggiola.

Valichi montani
Bocchetta di Chiaro

ZONE SPECIALI

Zona Speciale San Bernardo: divieto segugi e divieto caccia alla Lepre - Comune di S.Giacomo Filippo
Confini: dalla centrale di San Bernardo il torrente Drogo fino alla confluenza della Valle Cascata, che si risale fino allo sbarramento del bacino del Truzzo, quindi il sentiero che porta alla condotta forzata, passando per quota 2064-1941 m e da qui si scende lungo la condotta forzata fino alla centrale di San Bernardo.

Zona Speciale Motto Alto: divieto segugi e divieto caccia alla Lepre -Comune di Campodolcino
Confini: dal Motto Alto (2707 m) in linea fino alla presa del Sancia (2016 m), indi la confluenza al torrente Starleggia, proseguendo lungo il medesimo fino alla confluenza con il torrente Liro, fino alla località Portarezza e da qui si risale lungo il confine nord della ZRC Pizzo Truzzo fino al Motto Alto.

Zona Speciale Val D'Avero: divieto segugi e divieto caccia alla Lepre - Comuni di San Giacomo Filippo e Campodolcino
Confini: si risale il torrente Rabbiosa, dalla confluenza col torrente Liro fino al Vallone del Calcagnolo, indi percorrendo la cresta dello stesso fino al Pizzo Stella, Pizzo Sommavalle; da qui in direzione della sorgente del torrente Avero, lo si segue fino alla confluenza col torrente Liro che si risale fino al torrente Rabbiosa.

Zona Speciale Monte Rotondo: divieto segugi e divieto caccia alla Lepre - Comuni di Gordona e Samolaco
Confini: dal piede della montagna in Val Mengasca fino ad incrociare il sentiero che da Alpe Crose porta alla bocchetta di Campo, si risale il crinale fino al Pizzo Anna Maria, poi lo spartiacque fino al Pizzo Cavegrasco, indi scendendo il crinale fino al Monte Cor del Nova, da qui in direzione Corte Terza passando da Alpe Scise. Poi il torrente Boggia, scendendo fino alla confluenza con il F. Mera, indi alla confluenza della Val Mengasca.

Zona Speciale Andossi: diveto segugi e divieto caccia alla Lepre - Comune di Madesimo
Confini: dalla S.S. 36 la strada per gli Andossi fino alla località Tecchio, in linea retta al ristorante Dogana Vecchia, poi la strada comunale fino a raggiungere la S.S. 36, che si segue fino ad incrociare la strada per gli Andossi.

Zona Speciale Berzo: divieto segugi e divieto caccia alla Lepre - Comune di Prata Camportaccio
Confini: dalla S.S.36 si imbocca la strada “Via Berzo” fino al Casello delle ferrovie; da qui si prende il crinale della Rebbia fino al ripetitore Telecom indi, seguendo il confine della zona di minor tutela, il sentiero alto verso Mott dei Piazz, Motto della Cagna, Alpe Motta dell'Orso (758 m), mantenendo una quota di circa 650-700m; da qui si scende lungo il sentiero, fino al piede di montagna, che si mantiene fino ad incrociare il sentiero che porta alla Montagnola. Da qui si segue il sentiero che scende alla località Foppa, e da qui alla S.S. 36 che si risale fino ad imboccare “Via Berzo”.

Zona Speciale Pizzo di Prata: divieto di caccia camosci - Comuni di Piuro, Prata Camportaccio e Villa di Chiavenna
Confini: dal Casello della ferrovie di Berzo, il confine della zona di diveto di Berzo, che si segue fino al ripetirore Telecom, quindi il limite della zona di minor tutela fino alla Valascia, che si risale sino a quota 1710m, quindi il crinale fino al Monte Matra, che si segue passando per Pizzo di Prata, Monte Beleniga, Monte Gruf, Monte Conco, quindi verso il Monte Droso, indi, sempre per creste, lungo il crinale verso nord-ovest fino a quota 1914 m, da cui si scende verso ovest, lungo la massima pendenza , alla località Monte Tabiadascio. Da qui si segue il confine sud della zona speciale Valle Aurosina, fino al ponte dello Schiescone, indi il corso del torrente Schiesone poi la strada per Berzo e oltre fino al Casello delle ferrovie.

ZONE ADDESTRAMENTO CANI, TIPO B E TEMPORANEO

ALPE ANDOSSI - Comune di Madesimo; periodo massimo 1/01-31/08
Confini: dall'incrocio con la strada statale 36, la strada strerrata che porta alla cava fino alla muracca di divisione con l'Alpe Teggiate; da qui si scende il crinale degli Andossi a quota circa 2000 m, fino al Rifugio Pasini, indi la strada sterrata fino a ricollegarsi alla S.S. 36, che si segue fino alla strada sterrata che porta alla cava.

MESE-GORDONA - Comune di Gordona; periodo massimo 1/01-31/08
Confini: dal ponte dei Carri l'argine destro del fiume Mera, fino all'intersezione con il canale Enel; indi si prosegue lungo l'argine in sponda destra del Mera fino alla confluenza del Torrente Crezza. Da qui il linea verso l'argine sinistro del Mera sino al ponte di Gordona, si segue detto argine e poi la strada sterrata fino al ponte di Pizzo sullo Schiesone. Da qui si segue la S.S. 36 in direzione Chiavenna, quindi la deviazione per Mese fino al ponte dei Carri.

BOSCHINE SAN GIOVANNI - Comune di Samolaco; periodo massimo 1/01-30/04 e 1/07-31/08
Confini: dalla strada che dalla frazione di Casenda porta alla frazione di Vigazzuolo, si prende l'interpoderale che porta alla chiesa abbandonata di San Giovanni e quindi il proseguimento fino a raggiungere la strada, la stessa fino alla frazione Casenda.

PERCORSO LIBERO GORDONA - SAMOLACO - Comuni di Samolaco e Gordona; vietato ai cani segugi; periodo massimo 1/01-31/08
Confini: lungo la stradina che costeggia tutto l'argine del fiume Mera, in sponda sinistra, partendo dal ponte di Gordona fino al ponte Nave, in comune di Samolaco.

ZONE ADDESTRAMENTO CANI, TIPO C CON SPARO
Gordona - Comune di Gordona; periodo massimo: senza sparo con sparo dal 15/03 al 31/08
Confini: dal confine sud della zona addestramento cani tipo B, denominata “Mese-Gordona”, ai prati Sposetti di Isola sotto, si prosegue in sponda sinistra del Fiume Mera comprendendo le boschine fino al ponte di Gordona, da qui all'argine, che si risale fino ai prati Sposetti.

ZONE BECCACCE

VAL MENGASCA
Confini: dal limite della zona di minor tutela nella Valle della Casenda, si risale fino a San Fedelino(1010 m); da qui si raggiunge, in quota, la località Cima ai prati, dove si prende il sentiero che conduce al Sasso Morto, fino al vallone Bolgadregna; si discende tale vallone e si risale, sempre lungo il sentiero, fino a S. Busina (1177 m), indi si scende lungo la massima pendenza a Motto Damini (1174 m). Da qui in quota si attraversa la valle e si riprende il sentiero per Bedolina e, giunti all'Alpe Monte Bedolina, passando al limite inferiore dei prati, in direzione Val Garzelli, si raggiunge la vecchia teleferica; da qui il sentiero che conduce alla Val Garzelli, che si percorre finoalle Baite dell'Alpe Garzelli; quindi si ridiscende lungo il sentiero che conduce alla Val Garzelli, che si percorre fino alle Baite dell'Alpe Garzelli; quindi si ridiscende lungo il sentiero che giunge alla località Val Scura, continuando lungo detto sentiero fino al ponte della Val Soè, seguendo poi la condotta Enel fino alla teleferica. Si prosegue poi lungo il sentiero (poco sopra la piastra forestale) fino ai Pianelli di Corte Terza, osservando  una distanza media di 200 metri dal torrente Boggia passando per la cappella di S.Antonio si giunge al livello dei prati di Bodengo, indi si prosegue tramite il sentiero denominato delle Piazze fino a giungere alla cabina Enel di Prato Pincee, da qui si prosegue verso la Bruciata rispettando il livello dei prati, quindi si percorre il sentiero che conduce a Barzena. Raggiunti i ponticelli bagnati di Barzena si sale dal sentiero per la parete Rossa fino a congiungersi con il sentiero che porta al Pra dell'Oste e quindi con il sentiero che riporta al parcheggio di Barzena.

PIZZO LUNGO
Confini: da Bondea di Sopra si prende il confine di stato fino a intersecare il sentiero della traversata dei monti di Villa, che si percorre passando per i Laghetti, Tabiadasci (1276 m), Vallaccia (1274 m), Guarnè, Monte Genova (1334 m), Riscia (1310 m); da qui, seguendo il sentiero B12, si entra in Valle Aurogina, indi si passa per Monte Tabiadascio, Motta (1279 m), Monte Pradella (1115 m), indi si sale a Pesceda (1315 m) lungo il sentieto B14, per gungere al Prato del Conte; si prosegue fino a località Pozzai, indi in linea retta si scende a Motto dei Bec; da qui si segue il confine della zona di minor tutela fino a Bondea di sopra.

CIGOLINO
Confini: dalla presa Enel in Val Genasca, si sale a Fracadiscio (1319 m), quindi il sentiero basso che porta a Calones (1407 m), Prà Morello( 1165 m); indi si prende il sentiero fino alla strada agro-silvo-pastorale che conduce al primo pilone dell'alta tensione (ENEL) dove arriva la strada di Dardano; da qui il sentiero lungo il crinale che scende a Voga, dove si prende il tracciolino Enel che si segue fino alla presa Enel in val Genasca.